Editor VI

Vi è un editor di testo a interfaccia testuale. È pensato per editare testi in caratteri ASCII, quali file amministrativi di configurazione, listati di programmi, e in genere tutti quei testi che non necessitano di abbellimenti tipografici (quali il grassetto, l’italico, etc…). A dispetto della sua essenzialità, vi offre caratteristiche avanzate che facilitano l’editing di tipi di file specifici, quali, ad es., l’automazione di azioni ripetitive e la manipolazione di più file. Alcune versioni forniscono inoltre funzioni specifiche per editare linguaggi di programmazione (quali C, HTML, e centinia di altri formati).

Vi è un editor di testi in formato puro, ossia in caratteri ASCII. Nato più di trent’anni fa, è tutt’ora inserito in quasi tutte le versioni del sistema operativo UNIX, e si può considerare come l’editor onnipresente nel mondo UNIX.

CONCETTI DI BASE

Lo screen editor “vi” viene lanciato con il seguente comando:

vi [-r] [+comando] [file1 [file2 … filen]]
dove:

-r opzione da utilizzare dopo un crash del sistema (per recuperare le modifiche non memorizzate relative al file);
+comando apre la sessione dell’editor eseguendo il “comando” (sono significativi solamente i comandi di editor di linea).

Nel caso in cui si specifichino più nomi di file da editare, ‘vi’ entra in editing sul primo file indicato, e su richiesta (comando ‘:n’) passerà in ordine ai successivi.

Questo editor visualizza una schermata di file alla volta, permettendo di indirizzare il cursore con appositi comandi al punto (carattere, parola, frase, paragrafo, riga, …) dove si vuole inserire o aggiornare il testo.

Per un corretto funzionamento è indispensabile conoscere l’esatto tipo del terminale su cui si sta lavorando. Verrà quindi settata la variabile TERM con la sintassi propria del sistema su cui si lavora; per default, la sintassi standard è:

TERM=type ; export TERM

dove “type” corrisponde ad un nome di terminale (con tutte le funzionalità ad esso legate) descritto nella libreria “terminfo”.

In fase di entrata in “vi”, compariranno sullo schermo le prime 24 righe del file richiamato (con “~” come primo carattere sulle righe vuote), e ci si troverà in COMMAND MODE.

Quest’ultimo è uno dei tre possibili stati dell’editor “vi”.

COMMAND MODE Il cursore è posizionato sul testo, la tastiera è utilizzabile solo per richiedere l’esecuzione di comandi, e non per introdurre testo. I caratteri digitati non vengono visualizzati.

INPUT MODE Tutti i caratteri digitati vengono visualizzati ed inseriti nel testo. Si passa in input mode ad ogni richiesta di inserimento di testo.

DIRECTIVE MODE Ci si trova (tramite “:”) posizionati con il cursore nella linea direttive (l’ultima linea del video) e si possono richiedere a “vi” tutti i comandi per il controllo del file.

I passaggi di stato avvengono con i seguenti caratteri:

DIRECTIVE MODE —–> COMMAND MODE <RET>
COMMAND MODE —–> INPUT MODE oORia
INPUT MODE —–> COMMAND MODE <ESC>
COMMAND MODE —–> DIRECTIVE MODE :/?

All’interno del “vi” si è in grado di lanciare comandi appartenenti alla shell da cui è stato richiamato il “vi” stesso, tramite l’apposito escape alla shell (questo comando verrà trattato meglio
più avanti):

:!comando

Per quanto riguarda le cancellazioni, ‘vi’ ha un singolo buffer senza nome, nel quale viene salvata l’ultima porzione di testo cancellata, nove buffer numerati (1 2 … 9) ed un insieme di buffer individuati dalle lettere dell’alfabeto (a b … z) a disposizione dell’utente. I buffer, in caso di editing di più file in successione, non vengono cancellati nel passare da un file all’altro, permettendo così spostamenti di parte di testo tra file diversi. Naturalmente possono anche essere utilizzati per cancellazioni e ripristini o per spostamenti di parti di testo all’interno di uno stesso file.

È importante ricordare che per ‘vi’:
una parola è una qualsiasi sequenza di caratteri chiusa da uno spazio;
una frase di testo è una qualsiasi sequenza di caratteri chiusa da ‘.’, ‘!’ oppure ‘?’ seguiti da newline o da due spazi;
un paragrafo è invece delimitato da una linea vuota.
– Guida all’editor VI –

COMANDI OPERATIVI

Tutti i comandi di spostamento si richiedono da COMMAND MODE.
SPOSTAMENTI DI BASE
h 1 spazio a sinistra (come backspace)
l 1 spazio a destra (come space)
k 1 linea sopra (stessa colonna)
j 1 linea sotto (stessa colonna)
(in sostituzione di questi quattro caratteri, si possono anche utilizzare le frecce per spostarsi nelle diverse direzioni)
G posizionamento sull’ultima linea del testo
#G posizionamento sulla linea identificata da “#”
(dove #=numero)
Esempi: 3G 5G 175G
:# stesso funzionamento di #G
#move; ripete “move” “#” volte (dove move=qualsiasi
comando di spostamento)

OPERAZIONI SUL VIDEO

^G mostra lo stato del file corrente (informazioni
varie)
:= mostra il numero di linee del file
:.= mostra il numero della linea corrente
^L refresh del video
^D si posiziona mezza pagina avanti
(in INSERT MODE shifta indietro di un TAB)
^U si posiziona mezza pagina indietro
^F si posiziona sulla pagina successiva
^B si posiziona sulla pagina precedente
(i tasti di controllo delle pagine, ^D-^U-^F-^B, possono anche
essere utilizzati con un opzionale moltiplicatore, come ad
esempio:
5^F 5 pagine avanti)
^E sposta la schermata avanti senza spostare il
cursore
^Y sposta la schermata indietro senza spostare il
cursore
H si posiziona all’inizio della schermata
M si posiziona al centro della schermata
L si posiziona al fondo della schermata
<< shifta la linea corrente a sinistra
<L shifta tutte le linee, da quella corrente alla
fine dello schermo, verso sinistra
>> shifta la linea corrente a destra
(come TAB in INSERT MODE)
>L shifta tutte le linee, da quella corrente alla
fine dello schermo, verso destra

PARAGRAFO

{ sposta il cursore all’inizio del paragrafo
corrente (o della sezione, se si è in
modalità C)
} sposta il cursore alla fine del paragrafo
corrente (o della sezione, se si è in
modalità C)
( si posiziona all’inizio della frase corrente
) si posiziona alla fine della frase corrente
[[ si posiziona all’inizio di una sezione
]] si posiziona alla fine di una sezione
(è possibile anche associare comandi ai precedenti spostamenti)

LINEA

$ si posiziona alla fine della linea
^ si posiziona al primo carattere non-blank della
linea
0 si posiziona alla colonna zero (inizio linea)
#| si posiziona ad un’esatta colonna sulla linea
(colonna “#”)
Esempi: 5| 1| 9|
w si posiziona all’inizio della parola successiva
(una parola è delimitata da un carattere non
alfanumerico)
e si posiziona alla fine della parola successiva
b torna all’inizio della parola precedente
W,E,B stesso funzionamento di w,e,b (parola delimitata
da spazio)
+ posizionamento al primo carattere non-blank
della linea successiva (come RETURN)
– posizionamento al primo carattere non-blank
della linea precedente

EDIT

ESC ESCAPE: fa uscire dall’INPUT MODE, per terminare
quindi l’inserimento e tutte le modifiche
in generale
(se c’è qualcosa che non va, funziona anche ^C)
. ripete l’ultimo cambiamento effettuato (o meglio,
l’ultimo comando dato)
o OPEN: inserisce una linea sotto quella corrente
O OPEN: inserisce una linea sopra quella corrente
i INSERT: inserisce caratteri a sinistra del
cursore
I INSERT: inserisce caratteri all’inizio della
linea
a APPEND: aggiunge caratteri a destra del cursore
A APPEND: aggiunge caratteri alla fine della linea
J JOIN: concatena la linea successiva alla
corrente
#s SUBSTITUTE: sostituisce per “#” caratteri, di
default 1 carattere
#S SUBSTITUTE: sostituisce per “#” intere linee,
di default 1 linea
#r REPLACE: sostituisce “#” caratteri, di default 1
carattere (non è necessario premere ESC); con
“rcarattere” (dove ‘carattere’ è un qualsiasi
carattere), il carattere di posizionamento del
cursore viene sostituito con quello specificato
dopo ‘r’
R REPLACE: entra in modalità di sovrascrittura
c[x] CHANGE: cambia fino a dove specificato con “x”
Esempio:
cw sostituisce la parola corrente
cc CHANGE: cambia l’intera linea
C CHANGE: cambia fino alla fine della linea

Nota: in tutte le modalità di inserzione di testo elencate sopra
(i,a,o,c,r), è possibile anteporre un numero a queste; ciò
comporterà una duplicazione della funzione desiderata
tante volte quante specificate con quel numero.

Nei successivi comandi richiesti da INPUT MODE, invece, non è
possibile specificare il numero delle operazioni da compiere:

^D elimina un rientro (TAB)
^^D elimina tutti i rientri per la linea corrente
(digitare il carattere ‘^’ e poi un CTRL-D)
^W cancella l’ultima parola introdotta
(nota: può essere settato con il comando ‘ssty’)
^U cancella l’ultima linea introdotta
(nota: può essere settato con il comando ‘ssty’)
^H corrisponde a backspace, cioè torna indietro di
un carattere
(nota: può essere settato con il comando ‘ssty’)

Esiste un altro comando richiesto da INPUT MODE:

^V permette di inserire nel testo il carattere ESC

EXIT

ZZ aggiorna sempre il file ed esce (da COMMAND MODE)
:[#,#]w[!] [filename]
WRITE: scrive senza uscire (nel file “filename”,
se viene specificato, altrimenti nel file
corrente); vengono utilizzati “#,#” per
specificare gli indirizzi ‘from’ e ‘to’ (da/a),
e “!” (bang) per forzare la scrittura (cioè
per riscrivere)
Esempi:
:1,5 w abcd scrive le linee da 1 a 5
nel file abcd
:/from/,/to/ w efg scrive da ‘from’ a ‘to’
nel file efg
:/from/,+5 w hij scrive da ‘from’ a 5
linee dopo nel file hij
😡 WRITE and QUIT: aggiorna, se necessario, ed esce
:wq WRITE and QUIT: aggiorna ed esce
:w !UNIX-CMD WRITE: scrive l’output e lo passa attraverso una
pipe ad un comando UNIX
Esempio:
:1,10 w !lpr manda le prime 10 linee
alla stampante
:q[!] QUIT: esce senza salvare le modifiche (! ‘bang’
forza l’uscita)

UNDO

u UNDO: annulla l’ultima modifica
U UNDO: annulla tutte le modifiche fatte alla
linea corrente fino a quando il cursore non
è stato spostato dalla linea
“[1-9]PASTE utilizza un comando PASTE per incollare uno dei
buffer numerati; i buffer numerati immagazzinano
le ultime 9 cancellazioni effettuate, con il
metodo “first in last out”.
Solitamente si utilizzano per riportare sul file
porzioni testo precedentemente cancellate
Esempi: “1P “2p

CUT

#dd DELETE: cancella “#” linee, di default una linea
(quella corrente)
d<movesrch> DELETE: cancella fino a dove viene specificato
da “move” o “search”
Esempi:
dfe cancella fino a quando trova ‘e’
dta cancella fino a quando trova ‘a’
d20| cancella fino alla 20esima colonna
d#move DELETE: cancella fino a dove viene specificato
da “#move”
Esempio: d3k cancella 3 linee al di sopra
della linea corrente e questa
inclusa
dw cancella la parola corrente
rispetto alla posizione del
cursore
d/<pattrn> DELETE: cancella fino a quando viene trovato
“pattern” (in avanti)
d?<pattrn> DELETE: cancella fino a quando viene trovato
“pattern” (in dietro)
d'<chr> DELETE: cancella fino al mark ‘chr’ (vedere la
miscellanea per imparare come creare dei mark)
D DELETE: cancella dalla posizione corrente fino
alla fine della riga
#x X-OUT: cancella un carattere sotto al cursore
(oppure “#” caratteri)
#X X-OUT: cancella un carattere prima del cursore
(oppure “#” caratteri)

YANK

y<movesrch> esegue uno YANK fino a dove specificato da
“move” o “search”
Esempi:
yw yank di una parola
yfg yank fino a quando trova ‘g’
y#move esegue uno YANK fino a dove specificato da
“#move”
Esempio: y3j esegue lo yank di 3 linee
verso il basso oltre alla
linea corrente di partenza
y/pattern/ esegue uno YANK fino a trovare ‘pattern’
(in avanti)
y?pattern? esegue uno YANK fino a trovare ‘pattern’
(in dietro)
y'<chr> esegue uno YANK fino al mark ‘chr’ (vedere la
miscellanea per imparare come creare dei mark)
Y, yy esegue uno YANK di una linea (quella corrente)
#Y, #yy esegue uno YANK di “#” linee sottostanti
“[char]YANK copia lo YANK in ‘char’

PASTE

P PASTE: incolla il contenuto del buffer prima del
cursore
p PASTE: incolla il contenuto del buffer dopo il
cursore
“<char>PASTE PASTE: incolla il buffer richiamato (char=a-z),
utilizzando uno dei comandi sopraelencati
“#PASTE PASTE: incolla il buffer numerato (#=1-9)
utilizzando uno dei comandi sopraelencati

RICERCHE

f char FIND: cerca la successiva occorrenza di ‘char’
sulla linea
t char ‘TIL: si sposta fino alla successiva occorrenza
di ‘char’ sulla linea
F char FIND: cerca la precedente occorrenza di ‘char’
sulla linea
T char ‘TIL: si sposta fino alla precedente occorrenza
di ‘char’ sulla linea
; ripete l’ultimo f, t, F o T eseguito
, capovolge l’ordine dell’ultimo f, t, F o T
eseguito
% mostra il confronto con (), [] o {}
n NEXT: ripete l’ultimo comando / o ?
N NEXT: capovolge l’ordine dell’ultimo comando
/ o ?
/string trova ‘string’ cercando in avanti; in aggiunta,
/string/ /string/;/str2/
sposterà il cursore sulla prima ‘str2’ dopo
‘string’
?string trova ‘string’ cercando a ritroso; l’opzione “;”
?string? ha lo stesso funzionamento come sopra
/, ? utilizza la stringa usata per la ricerca
precedente

NOTA : pattern utilizzati per le ricerche con / e ?

^ inizio della linea $ fine della linea
. qualsiasi char * qualsiasi num. di chars
\< inizio di parola \> fine di parola
[str] qualsiasi char in str [^str] chars non in str
[x-y] chars compresi tra x e y

 

– Guida all’editor VI –

COMANDI PER IL CONTROLLO DEI FILE

 

Si tratta di un approfondimento dei comandi dati da DIRECTIVE MODE
(“:”).

Nota: se in fondo al video compare un prompt “:” e non si riesce a
lavorare con vi, può significare che si è entrati
nell’editor di linea “ed”. Digitare ‘vi’ al prompt per
rientrare in editor “vi” (è possibile invece confermare
l’entrata in “ed” digitando ^$).

:#,#<command>[!][filenm] formato generale; gli ‘#’
rappresentano comandi di movimento,
oppure numeri di linea per
indicare le posizioni da/a.
Uno dei ‘#’ può essere:
+# #sotto -# #sopra
. linea corrente $ ultima linea

:s/<search>/<replace>/[#gc] SUBSTITUTE: sostituisce <search>
con <replace> una volta in una
linea, se è specificato ‘g’
allora sostituisce tutto
all’interno della linea.
‘c’ serve per la conferma, ‘#’
serve per sostituire in “#” linee.
Vedere <SEARCH> e <REPLACE> per
maggiori informazioni su
questi comandi

<SEARCH> <SEARCH> può avere sub-espressioni,
\(exp1\)[junk]\(exp2\) definite con una coppia di “\(” e
“\(” (fino a 9 espressioni)

<REPLACE> <REPLACE> può avere descrittori
\# junk \# \# junk delle espressioni, definite da un
“\#”, dove ‘#’ è un numero 1 – 9
Esempio:
s/\(.*\)=\(.*\)/\2 = \1/
scambia LHS con RHS di un
segno ‘uguale a’
in una linea con il formato:
[something] = [something]

:#1,#2g/<search>/<ex command> questo comando cercherà ogni
occorrenza di <search> compresa
tra le linee #1 e #2 ed eseguirà
il comando <ex command>.
L’ “ex command”:
s//<replace>/[gc]
cercherà <search> (// significa
l’ultima ricerca) e lo sostituirà con
<replace>.
Utilizzare altri comandi come
elencato sotto, quali “p” o “d”.

#1,#2 c <text><.> CHANGE: cambia le linee da #1 a #2
con <text>; per uscire da questa
modalità, digitare un ‘.’ (period)
da solo all’inizio di una linea.

:#1,#2 co #3 COPY: copia linee nello stesso
modo descritto sopra
:#1,#2 t #3 comando corrispondente a ‘co’

:#1,#2 d DELETE: cancella le linee da
#1 a #2
Esempio:
:’a,’bd
cancella le linee dal mark
‘a’ fino a ‘b’

:#1,#2 y “<alpha> esegue lo YANK di linee nel buffer
con nome <alpha>; se viene utilizzato
l’alfabeto maiuscolo, allora yank
aggiungerà al buffer

:e[!] [filename] esegue l’EDIT del file corrente(“!”
indica una forzatura, per editare
‘filename’ se viene specificato);
nel caso in cui non sia presente la
forzatura, se si vuole editare un
nuovo file e quello corrente non è
stato salvato, viene rilasciato un
avvertimento ed il nuovo edit non
viene eseguito (sarà quindi
necessario salvare, oppure editare
con la forzatura; in quest’ultimo
caso vengono persi i cambiamenti
fatti nel file corrente)

:e# esegue l’EDIT alternativamente di
due file (è necessario editare un
altro file, e poi usare l'”e#” per
editare nuovamente il primo file)

:e # esegue l’EDIT del file alternato e
riprende all’ultima posizione del
cursore

:#1,#2 m #3 MOVE: sposta le linee tra #1 e #2
e le posiziona a #3
Esempi:

:10,15m25 sposta 5 linee
(comprese tra
la 10 e la 15)
alla linea 25

:1,.m $ sposta alla fine
del file le
linee comprese tra
la linea 1
e quella corrente

:#1,#2 p PRINT: stampa le linee indicate
(senza fare alcun cambiamento al
file)

:#1r[!] [filename] READ: legge il file corrente
(applicando le opzioni sopra
descritte); se sono specificati
il “filename” e “#1”, allora
inserisce il file alla posizione
“#1” (l’inizio del file è la
linea 0, e la fine è $)
Esempio:
:r pippo
carica il file ‘pippo’ nella
posizione in cui si trova
attualmente il cursore

:r !UNIX-CMD READ: legge l’output del comando
UNIX ‘UNIX-CMD’ come input al file,
caricandolo nel buffer

:n[filenames][!] NEXT: edita il file successivo
nella lista degli argomenti; se
viene messa la forzatura ‘!’,
non aggiorna il file corrente.
Nel caso in cui sia stato
specificato un elenco di file da
editare, vi edita i file uno alla
volta
Esempio:
:n a.c b.c c.c d.c
edita 4 file, cominciando
con a.c
e successivamente:
:n e.c f.c
aggiunge i file e.c ed f.c
alla lista, andando in
editing di e.c
Nota: con vi è possibile editare
molteplici file già con il
comando di lancio dell’editor
Esempio:
vi *.c

:args mostra i file che ‘vi’ stà
attualmente editando; dopo il
comando “:n” sopra riportato
nell’esempio, digitando “:args”
comparirà
[a.c] b.c c.c d.c
dove le parentesi [] includono il
file corrente

:rew [!] REWIND: ricomincia ad editare i
file a partire dal primo file
della lista; vedere il comando “:n”

:st[op] STOP: blocca il ‘vi’ ed esce alla
shell; per rientrare in ‘vi’,
digitare “fg” al prompt di UNIX

:sh lancia una shell (solitamente una
bourne shell); si ritorna
nell’editor con ^d

:!<command> esegue un comando UNIX, indicato
con ‘command’, all’esterno del ‘vi’
Esempio:
:1,10 w !lpr
invia le prime 10 linee alla
stampante senza che sia
necessario creare un altro
file (cioè utilizza il file
senza causarne variazioni)

:!! ripete l’ultimo comando
‘:!<command>’

#!!<command> esegue il comando shell indicato
con ‘command’ e sostituisce il
numero di linee specificato
con ‘#’ con l’output del comando;
se non viene specificato ‘#’, il
default e’ 1. Se il comando UNIX
si aspetta uno standard input,
allora le linee specificate
verranno usate come input
Esempio:
10!!sort
sorta le 10 linee successive

!$lt;lines><command> funziona come il precedente
comando ‘#!!<command>’, tranne che
per il fatto che ‘lines’ è un
indirizzo di linea, o delimitatore,
necessario per poter eseguire
il comando.
Esempio:
!Gsort
sorta le rimanenti linee
del file
Il testo compreso tra la posizione
corrente del cursore ed il
delimitatore ‘lines’ è dato
in input a ‘command’ (ad esempio,
sort) e viene poi sostituito con
l’output del processo ‘command’
lanciato. Delimitatori validi
possono essere, ad esempio, ‘)’
o ‘}’ per dare in input a
‘command’ una frase o un
paragrafo.
Si noti che solo quando viene
digitato il delimitatore (che
può essere anche un
secondo punto esclamativo)
il cursore si posiziona sulla
linea delle direttive,
visualizzando ‘!’

& esegue solamente l’ultima ricerca-
sostituzione

% corrisponde a “1,$”, cioè:
:%s/a/b/
sostituirà la prima occorrenza di
‘a’ con ‘b’ attraverso tutto il file

Alcuni simboli speciali includono:

& propriamente, la parola chiave
ricercata
Esempio:
:s/tr/&ace
sostituisce ‘tr’ con ‘trace’

\U trasforma in lettere maiuscole ciò
che lo segue
Esempio:
:s/case/\U&/
cambia ‘case’ in ‘CASE’

\u trasforma in maiuscolo solamente
il primo carattere

\L converte in lettere minuscole

\l converte in minuscolo solamente
il primo carattere

ESEMPI DI RICERCHE GLOBALI

Con i comandi EX abbiamo già visto come sia possibile effettuare
delle ricerche globali, che agiscono sull’intero file editato.

:g/bad/d cancella tutte le linee che
contengono la stringa ‘bad’

:g/bad/p stampa tutte le linee che
contengono la stringa ‘bad’

:g/bad/co $ copia tutte le linee che
contengono la stringa ‘bad’
alla fine del file (per
invertire il comando, e
quindi aggiungerle all’inizio
del file, lanciare il comando
con ‘1’ invece di ‘$’)

:g/hello/ y”A esegue uno YANK di tutte le
occorrenze di ‘hello’ nel
buffer con nome ‘a’.
È importante notare
la lettera maiuscola nel
nome del buffer; se viene
utilizzata la lettera
minuscola, dopo aver
eseguito il comando nel
buffer esisterà
solamente l’ultima
occorrenza della parola

 

– Guida all’editor VI –

MISCELLANEA

 

. come caso speciale, quando
l’ultimo comando si riferisce
ad un buffer di testo numerato,
il comando ‘.’ incrementa il
numero del buffer prima di
ripetere il comando
Esempio:
“1pu.u.
ripristina il buffer 1,
annulla la modifica,
ripristina il buffer 2,
annulla la modifica

m char MARK: crea un segno, o
etichettatura, in questa posizione,
e lo chiama ‘char’
‘ char (quote character) ritorna alla
linea con nome ‘char’
` char (quota character) ritorna al posto
con nome ‘char’
” o “ (quote quote) ritorna al
posizionamento del cursore
precedente all’ultimo movimento
effettuato

“[a-z][1-9]DEL esegue DEL, YANK o PASTE di testo
“[a-z][1-9]YANK dei buffer dalla ‘a’ alla ‘z’ o
“[a-z][1-9]PASTE da ‘1’ a ‘9’ (solo uno alla volta)
Esempi:
“ad} “5dw, “by3y
“2Y, “dp “5P

~ (tilde) converte il carattere
corrente in maiuscolo/minuscolo
(all’opposto dello stato
attuale del carattere)

z<RETURN> posiziona la linea corrente in
alto sullo schermo
z. posiziona la linea corrente alla
metà dello schermo
z- posiziona la linea corrente in
basso sullo schermo

>movement shifta a destra fino a dove viene
specificato dal comando “movement”
<movement shifta a sinistra fino a dove
viene specificato dal comando
“movement”

!<movesrch><UNIX> esegue un comando UNIX sulle linee
fino a quando viene specificato
da “movesrch” (questo è
diverso da ‘:!’, in cui l’output
del comando sostituisce l’input;
in “movesrch” l’input è
composto da tutte le linee)
Esempio:
!Gsort
sorta le linee di un file
dalla posizione corrente
fino alla fine del file

 

– Guida all’editor VI –

OPZIONI

 

Le opzioni influenziano l’ambiente dell’editor VI con lo scopo di
adattarlo alle esigenze dell’utente.

L’editor ‘vi’ ha 3 tipi di opzioni: a valori numerici, a valori
stringa e a valori booleani (vero, falso).
Si attribuisce un valore alle opzioni numeriche o a valori
stringa con un comando del tipo:

:set opzione=valore

Si attribuisce il valore “vero” alle opzioni booleane (cioè le
si attiva) con un comando del tipo:

:set opzione

Si attribuisce un valore “falso” alle opzioni booleane (cioè le
si disattiva) con un comando del tipo:

:set noopzione
Per avere una lista di tutte le opzioni:

:set all

Per avere una lista di tutte le opzioni modificate:

:set

Per avere il valore di una opzione di tipo numerico o stringa:

:set opzione

Oltre all’utilizzo del comando ‘set’, che permette quindi di
settare le opzioni all’interno dell’editor stesso, è anche
possibile farlo prima di entrarvi, definendo la variabile di
ambiente EXINIT oppure utilizzando il file .exrc (posizionato
nella home directory dell’utente, contiene tutte le opzioni da
questo personalizzate).
Sia la variabile EXINIT che il file .exrc possono quindi contenere
i valori personalizzati delle opzioni vi.
Con questi due altri metodi le personalizzazioni vengono mantenute
quando si esce dall’editor, mentre con il comando “:set” le opzioni
valgono solamente all’interno di quella sessione di editor.

Di seguito riportiamo alcune delle numerose opzioni che possono
essere settate all’interno del ‘vi’ (i valori di default sono
riportati tra () ):
OPZIONE VALORE DESCRIZIONE

autoindent ai|(noai) Indentazione automatica del testo
autowrite aw|(noaw) Scrive automaticamente il buffer di
editing nel file (nel caso in cui
risulti modificato dopo l’ultima
scrittura) prima dei comandi come
‘:n’ o prima dell’esecuzione di
sub-comandi con ‘!’
ignorecase ic|(noic) In fase di ricerca, tratta le
lettere maiuscole come minuscole
list list|(nolist) Visualizza i TAB con ‘^L’ e newline
con ‘$’
number nu|(nonu) Prefissa le linee col numero di
linea
shiftwidth sw=8 Shifta la distanza per il TAB stop
utilizzato da “autoindent”, per i
comandi shift (> e <) e per i
comandi di input di testo (^D e ^T)
showmatch sm|(nosm) Evidenzia ) e } corrispondenti a
( e { digitato
showmode smd|(nosmd) Mostra la modalità di inserimento
corrente nella linea dei messaggi
Ad esempio, con il comando ‘a’
viene visualizzato ‘APPEND MODE’
tabstop ts=8 Spazi corrispondenti ad un TAB (è
consigliabile farlo coincidere con
l’opzione shiftwidth)
wrapmargin wm=0 ‘vi’ inserisce automaticamente un
newline quando trova naturale
spezzare il testo all’interno di
spazi dichiarati come ‘wm’
(opzione utile per l’editing di
testo); se wm=0, va a capo dopo
80-N chars

La sintassi per settare un’opzione è la seguente:

:set <opt>

Esempio:
:set number
inserisce il numero davanti a ciascuna linea del file.

Con il comando:

:set no<opt>

si toglie l’opzione.
– Guida all’editor VI –

MACRO

 

Se viene settato correttamente, ‘vi’ può eseguire una serie di
comandi con poche parole chiave. Questo può essere raggiunto in
due modi:
Il corpo della macro può essere messo in un registro, ad
esempio ‘a’, e poi è possibile eseguire la macro creata.
Esempio:
digitare la seguente macro come testo su una linea nuova
in ‘vi’, utilizzando un INSERT MODE:
ameow^V^[
(il tasto ESC deve essere digitato dopo un ^V, che evita per
una sola volta che questo tasto faccia uscire da INSERT MODE).
Ora, con il cursore posizionato su ‘a’, eseguire uno yank
del testo in un buffer, digitando:
“aY$ oppure “ayy$
che corrisponde al comando di memorizzazione nel buffer
dalla linea corrente fino alla fine.
Successivamente, da COMMAND MODE sarà sufficiente digitare
il comando:
@a
(dove ‘a’, nell’esempio sopra riportato, è il nome del
buffer utilizzato) per eseguire la macro contenuta nel
buffer ‘a’; in questo modo viene eseguito un append della
parola ‘meow’ al testo ove si è posizionati.

È possibile definire una macro utilizzando il comando ‘map’,
per richiedere a ‘vi’ di considerare un certo tasto (carattere
o tasto funzione) come una sequenza di tasti.
L’operazione di map risulta essere tipicamente come segue:

:map carattere sequenza

Si noti che se la “sequenza” comprende un newline, questo deve
essere prefissato da ^V.

Esempio:

:map[!] lhs rhs<CR>

dove:

‘lhs’: deve essere una parola chiave, può essere un
carattere oppure una function key.
Esempi:

caratteri : a, b, c, A, B, ^, >
control keys : ^A, ^B (digitare ^V per l’escape prima
di digitare ^A, ecc.)
function keys : sono disponibili #[0-9] (corrispondono
alle key F0, F1, ecc. su tutte le
tastiere)

‘rhs’: deve essere una sequenza di caratteri non più lunga
di 100 caratteri.
Esempio:

I/*^[$a*/^[^M
inserisce un ‘/*’ all’inizio della linea ed un ‘*/’
alla fine della stessa (trasforma un qualsiasi codice
C in un commento).

‘!’: questa opzione rende attiva la key in INSERT MODE.

Esempi:

:map q :wq^VRETURN
se da COMMAND MODE si richiede ‘q’, avremo
l’aggiornamento ed il rilascio di ‘vi’; poichè
‘map’ è una direttiva, va chiusa da un RETURN
in aggiunta a quello eventuale specificato in “sequenza”

:map p asono io ^VESC
se da COMMAND MODE si richiede ‘p’, avremo l’inserimento
delle parole “sono io”

:map V k/\/\*/
questo comando definirà “V” in maniera che ricerchi
‘/*’ e ‘*/’ e li cancelli (tolga i commenti da una linea
di sorgente scritto in linguaggio C)

:map #2 :!budvisor^M
questo comando, che verrà scritto nel file ‘.exrc’,
permette di richiamare il programma “budvisor” premendo
la key F2
Le macro vengono dimosse con la direttiva “unmap”.
Esempio:
:unmap lhs

Per avere un elenco di tutte le macro definite per il COMMAND MODE,
digitare:
:map

Per avere un elenco di tutte le macro definite per l’INSERT MODE,
digitare:
:map!
– Guida all’editor VI –

ABBREVIAZIONI

 

Le abbreviazioni valgono per l’INPUT MODE e sono una
generalizzazione delle macro; permettono di digitare una i
breve parola ottenendone l’espansione (alla pressione della
barra spaziatrice) in una sequenza qualsiasi di caratteri.
Per tale scopo esiste la direttiva ‘ab’.

Esempio:
:ab US UNIVERSITA` DEGLI STUDI

La direttiva ‘unab’ rimuove le abbreviazioni.

Esempio:
:unab US
– Guida all’editor VI –

INIZIALIZZAZIONE DI VI

 

Come già accennato, le opzioni, le macro e le abbreviazioni
possono essere attivate non solo dall’interno dell’editor, ma
anche da shell; questo avviene assegnando alla variabile EXINIT la
sequenza di comandi necessari per la attivazione, separati
unicamente dal simbolo di pipe (‘|’).
In tal caso non si dimentichi di esportare la variabile EXINIT.

Esempio:

EXINIT=’set ai nu | ab US UNIVERSITA` DEGLI STUDI’
export EXINIT

Volendo automatizzare questa assegnazione, in modo che l’utente
non sia costretto a digitarlo ogni volta che accede al sistema,
va inserito nel file di inizializzazione per l’utente (.profile
per sh, .login/.cshrc per csh e tcsh).

 

– Guida all’editor VI –

ULTERIORI ESEMPI E SUGGERIMENTI

 

Qui di seguito troverete elencati alcuni tra i molti suggerimenti
possibili per risolvere problemi frequenti:
Per cancellare una parola: dw
Per cancellare più parole: d#w
(dove ‘#’ è il numero delle parole da cancellare)
Per cancellare dalla posizione corrente fino a
‘parola’: d/parola
Per cancellare 5 linee e metterle in un
buffer ‘a’: “a5dd
Per cancellare la frase corrente fino al
punto di posizionamento del cursore: d(
Per cancellare la parte restante di un
paragrafo dove si è posizionati: d}
Per cambiare una parola: cw
Per invertire l’ordine dei caratteri: xp
Per trasformare una parola inglese in plurale
(aggiunta della ‘s’ finale): eas
Per cancellare fino all’inizio di una linea: d0
Per memorizzare 3 parole nel buffer ‘x’: “xy3w
Per memorizzare nel buffer ‘s’ 5 linee, a
partire dalla corrente, e stamparle sopra di essa: “s5YP
Per ricercare e visualizzare tutte le linee che
contengono la stringa ‘pattern’: :g/pattern/p
Per ricercare e visualizzare attraverso il
contenuto dei buffer numerati:
“1pu.u.u (‘u’ e ‘.’ alternativamente)
Per sostituire completamente ‘str’ con ‘replace’:
:g/str/s//replace/[g]
Per sostituire una parola (‘old’) con un’altra (‘new’)
in tutto il file:
:%s/old/new/g
mentre per avere un prompt di conferma ad ogni sostituzione:
:%s/old/new/gc
Utilizzo di ‘word erase’ o ‘line erase’ in fase di inserimento
per sostituire quello che si è appena scritto.
Esempi:
hello tim^W riposiziona il cursore sulla ‘t’ di “tim”
hello tim^U riposiziona il cursore all’inizio della linea
Poichè queste key possono essere redefinite, controllare il
loro stato attraverso il comando Unix:
stty -a
controllando ‘werase’ e ‘kill’
Per copiare un gruppo di linee da un file all’altro:

salvare il file corrente utilizzando ‘:w’
editare il file contenente i dati richiesti, utilizzando
‘:e <filename>’
eseguire ora un yank delle linee desiderate in un buffer;
ad esempio, ‘”a3Y’ eseguirà uno yank di 3 linee nel
buffer ‘a’
editare il file originale utilizzando ‘:e! <filename>’
posizionare il cursore nel posto desiderato; utilizzando il
comando ‘”ap’ o ‘”aP’ il testo contenuto nel buffer ‘a’
verrà copiato

Per ritornare alla posizione del file precedentemente editato,
utilizzare:
CTRL^ (tenere premuto il tasto ‘control’ mentre si preme
il tasto ‘^’)
questo è un modo abbreviato per sostituire il comando ‘:e #’
Per commentare linee in linguaggio C (/*…*/) è possibile
definire delle map sui caratteri come ‘v’ e ‘V’ nella seguente
maniera:
map v I/*^[$a*/^[^M
map V /\/\*/^MNxx/\*\//^Mxx“
il carattere ‘v’ commenterà una singola linea, mettendo
‘/*’ e ‘*/’ rispettivamente all’inizio e alla fine della linea,
mentre ‘V’ rimuoverà questi da una linea o da un paragrafo
commentati (è necessario essere all’inizio oppure all’interno
dei commenti)
Per stampare un certo range di linee direttamente sulla
stampante, senza doverle salvare attraverso un file:
:#1,#2 w !lpr
invierà le linee da #1 a #2 alla stampante di default
Le linee cancellate possono essere recuperate passando
attraverso i buffer numerati; tali buffer, numerati da 1 a 9,
contengono le ultime 9 cancellazioni effettuate. Per passare
attraverso i buffer:

digitare: “1p visualizzerà il buffer #1
digitare: u eliminerà la copia dei dati
digitare: . eseguirà l’ultimo comando ‘”1p’
ma solo in questo unico caso
aggiunge 1 ed esegue il comando
‘.’, che corrisponde a ‘”2p’;
all’esecuzione successiva, ‘.’
corrisponde a ‘”3p’
quando si trova il buffer corretto è sufficiente tenere
il ripristino effettuato.

Per marcare una parte di testo, si utilizza ‘m’ seguito da una
lettera. Esempio:
m a all’inizio del testo da marcare
m b alla fine del testo da marcare
È possibile copiare successivamente tale parte nel punto del
testo ove è posizionato il cursore:
:’a,’b co .
oppure è possibile spostarla:
:’a,’b mo .
o ancora cancellarla:
:’a,’b del .

 

CONCETTI DI BASE

 


 

Lo screen editor “vi” viene lanciato con il seguente comando: vi [-r] [+comando] [file1 [file2 … filen]] dove: -r opzione da utilizzare dopo un crash del sistema (per recuperare le modifiche non memorizzate relative al file); +comando apre la sessione dell’editor eseguendo il “comando” (sono significativi solamente i comandi di editor di linea). Nel caso in cui si specifichino più nomi di file da editare, ‘vi’ entra in editing sul primo file indicato, e su richiesta (comando ‘:n’) passerà in ordine ai successivi. Questo editor visualizza una schermata di file alla volta, permettendo di indirizzare il cursore con appositi comandi al punto (carattere, parola, frase, paragrafo, riga, …) dove si vuole inserire o aggiornare il testo. Per un corretto funzionamento è indispensabile conoscere l’esatto tipo del terminale su cui si sta lavorando. Verrà quindi settata la variabile TERM con la sintassi propria del sistema su cui si lavora; per default, la sintassi standard è: TERM=type ; export TERM dove “type” corrisponde ad un nome di terminale (con tutte le funzionalità ad esso legate) descritto nella libreria “terminfo”. In fase di entrata in “vi”, compariranno sullo schermo le prime 24 righe del file richiamato (con “~” come primo carattere sulle righe vuote), e ci si troverà in COMMAND MODE. Quest’ultimo è uno dei tre possibili stati dell’editor “vi”. COMMAND MODE Il cursore è posizionato sul testo, la tastiera è utilizzabile solo per richiedere l’esecuzione di comandi, e non per introdurre testo. I caratteri digitati non vengono visualizzati. INPUT MODE Tutti i caratteri digitati vengono visualizzati ed inseriti nel testo. Si passa in input mode ad ogni richiesta di inserimento di testo. DIRECTIVE MODE Ci si trova (tramite “:”) posizionati con il cursore nella linea direttive (l’ultima linea del video) e si possono richiedere a “vi” tutti i comandi per il controllo del file. I passaggi di stato avvengono con i seguenti caratteri: DIRECTIVE MODE —–> COMMAND MODE <RET> COMMAND MODE —–> INPUT MODE oORia INPUT MODE —–> COMMAND MODE <ESC> COMMAND MODE —–> DIRECTIVE MODE :/? All’interno del “vi” si è in grado di lanciare comandi appartenenti alla shell da cui è stato richiamato il “vi” stesso, tramite l’apposito escape alla shell (questo comando verrà trattato meglio più avanti): :!comando Per quanto riguarda le cancellazioni, ‘vi’ ha un singolo buffer senza nome, nel quale viene salvata l’ultima porzione di testo cancellata, nove buffer numerati (1 2 … 9) ed un insieme di buffer individuati dalle lettere dell’alfabeto (a b … z) a disposizione dell’utente. I buffer, in caso di editing di più file in successione, non vengono cancellati nel passare da un file all’altro, permettendo così spostamenti di parte di testo tra file diversi. Naturalmente possono anche essere utilizzati per cancellazioni e ripristini o per spostamenti di parti di testo all’interno di uno stesso file. È importante ricordare che per ‘vi’:

  • una parola è una qualsiasi sequenza di caratteri chiusa da uno spazio;
  • una frase di testo è una qualsiasi sequenza di caratteri chiusa da ‘.’, ‘!’ oppure ‘?’ seguiti da newline o da due spazi;
  • un paragrafo è invece delimitato da una linea vuota.

 

– Guida all’editor VI –

COMANDI OPERATIVI

 


 

Tutti i comandi di spostamento si richiedono da COMMAND MODE. SPOSTAMENTI DI BASE

    h 1 spazio a sinistra (come backspace) l 1 spazio a destra (come space) k 1 linea sopra (stessa colonna) j 1 linea sotto (stessa colonna) (in sostituzione di questi quattro caratteri, si possono anche utilizzare le frecce per spostarsi nelle diverse direzioni) G posizionamento sull’ultima linea del testo #G posizionamento sulla linea identificata da “#” (dove #=numero) Esempi: 3G 5G 175G :# stesso funzionamento di #G #move; ripete “move” “#” volte (dove move=qualsiasi comando di spostamento)
  OPERAZIONI SUL VIDEO
    ^G mostra lo stato del file corrente (informazioni varie) := mostra il numero di linee del file :.= mostra il numero della linea corrente ^L refresh del video ^D si posiziona mezza pagina avanti (in INSERT MODE shifta indietro di un TAB) ^U si posiziona mezza pagina indietro ^F si posiziona sulla pagina successiva ^B si posiziona sulla pagina precedente (i tasti di controllo delle pagine, ^D-^U-^F-^B, possono anche essere utilizzati con un opzionale moltiplicatore, come ad esempio: 5^F 5 pagine avanti) ^E sposta la schermata avanti senza spostare il cursore ^Y sposta la schermata indietro senza spostare il cursore H si posiziona all’inizio della schermata M si posiziona al centro della schermata L si posiziona al fondo della schermata << shifta la linea corrente a sinistra <L shifta tutte le linee, da quella corrente alla fine dello schermo, verso sinistra >> shifta la linea corrente a destra (come TAB in INSERT MODE) >L shifta tutte le linee, da quella corrente alla fine dello schermo, verso destra
  PARAGRAFO
    { sposta il cursore all’inizio del paragrafo corrente (o della sezione, se si è in modalità C) } sposta il cursore alla fine del paragrafo corrente (o della sezione, se si è in modalità C) ( si posiziona all’inizio della frase corrente ) si posiziona alla fine della frase corrente [[ si posiziona all’inizio di una sezione ]] si posiziona alla fine di una sezione (è possibile anche associare comandi ai precedenti spostamenti)
  LINEA
    $ si posiziona alla fine della linea ^ si posiziona al primo carattere non-blank della linea 0 si posiziona alla colonna zero (inizio linea) #| si posiziona ad un’esatta colonna sulla linea (colonna “#”) Esempi: 5| 1| 9| w si posiziona all’inizio della parola successiva (una parola è delimitata da un carattere non alfanumerico) e si posiziona alla fine della parola successiva b torna all’inizio della parola precedente W,E,B stesso funzionamento di w,e,b (parola delimitata da spazio) + posizionamento al primo carattere non-blank della linea successiva (come RETURN) – posizionamento al primo carattere non-blank della linea precedente
  EDIT
    ESC ESCAPE: fa uscire dall’INPUT MODE, per terminare quindi l’inserimento e tutte le modifiche in generale (se c’è qualcosa che non va, funziona anche ^C) . ripete l’ultimo cambiamento effettuato (o meglio, l’ultimo comando dato) o OPEN: inserisce una linea sotto quella corrente O OPEN: inserisce una linea sopra quella corrente i INSERT: inserisce caratteri a sinistra del cursore I INSERT: inserisce caratteri all’inizio della linea a APPEND: aggiunge caratteri a destra del cursore A APPEND: aggiunge caratteri alla fine della linea J JOIN: concatena la linea successiva alla corrente #s SUBSTITUTE: sostituisce per “#” caratteri, di default 1 carattere #S SUBSTITUTE: sostituisce per “#” intere linee, di default 1 linea #r REPLACE: sostituisce “#” caratteri, di default 1 carattere (non è necessario premere ESC); con “rcarattere” (dove ‘carattere’ è un qualsiasi carattere), il carattere di posizionamento del cursore viene sostituito con quello specificato dopo ‘r’ R REPLACE: entra in modalità di sovrascrittura c[x] CHANGE: cambia fino a dove specificato con “x” Esempio: cw sostituisce la parola corrente cc CHANGE: cambia l’intera linea C CHANGE: cambia fino alla fine della linea Nota: in tutte le modalità di inserzione di testo elencate sopra (i,a,o,c,r), è possibile anteporre un numero a queste; ciò comporterà una duplicazione della funzione desiderata tante volte quante specificate con quel numero. Nei successivi comandi richiesti da INPUT MODE, invece, non è possibile specificare il numero delle operazioni da compiere: ^D elimina un rientro (TAB) ^^D elimina tutti i rientri per la linea corrente (digitare il carattere ‘^’ e poi un CTRL-D) ^W cancella l’ultima parola introdotta (nota: può essere settato con il comando ‘ssty’) ^U cancella l’ultima linea introdotta (nota: può essere settato con il comando ‘ssty’) ^H corrisponde a backspace, cioè torna indietro di un carattere (nota: può essere settato con il comando ‘ssty’) Esiste un altro comando richiesto da INPUT MODE: ^V permette di inserire nel testo il carattere ESC
  EXIT
    ZZ aggiorna sempre il file ed esce (da COMMAND MODE) :[#,#]w[!] [filename] WRITE: scrive senza uscire (nel file “filename”, se viene specificato, altrimenti nel file corrente); vengono utilizzati “#,#” per specificare gli indirizzi ‘from’ e ‘to’ (da/a), e “!” (bang) per forzare la scrittura (cioè per riscrivere) Esempi: :1,5 w abcd scrive le linee da 1 a 5 nel file abcd :/from/,/to/ w efg scrive da ‘from’ a ‘to’ nel file efg :/from/,+5 w hij scrive da ‘from’ a 5 linee dopo nel file hij 😡 WRITE and QUIT: aggiorna, se necessario, ed esce :wq WRITE and QUIT: aggiorna ed esce :w !UNIX-CMD WRITE: scrive l’output e lo passa attraverso una pipe ad un comando UNIX Esempio: :1,10 w !lpr manda le prime 10 linee alla stampante :q[!] QUIT: esce senza salvare le modifiche (! ‘bang’ forza l’uscita)
  UNDO
    u UNDO: annulla l’ultima modifica U UNDO: annulla tutte le modifiche fatte alla linea corrente fino a quando il cursore non è stato spostato dalla linea “[1-9]PASTE utilizza un comando PASTE per incollare uno dei buffer numerati; i buffer numerati immagazzinano le ultime 9 cancellazioni effettuate, con il metodo “first in last out”. Solitamente si utilizzano per riportare sul file porzioni testo precedentemente cancellate Esempi: “1P “2p
  

  CUT
    #dd DELETE: cancella “#” linee, di default una linea (quella corrente) d<movesrch> DELETE: cancella fino a dove viene specificato da “move” o “search” Esempi: dfe cancella fino a quando trova ‘e’ dta cancella fino a quando trova ‘a’ d20| cancella fino alla 20esima colonna d#move DELETE: cancella fino a dove viene specificato da “#move” Esempio: d3k cancella 3 linee al di sopra della linea corrente e questa inclusa dw cancella la parola corrente rispetto alla posizione del cursore d/<pattrn> DELETE: cancella fino a quando viene trovato “pattern” (in avanti) d?<pattrn> DELETE: cancella fino a quando viene trovato “pattern” (in dietro) d'<chr> DELETE: cancella fino al mark ‘chr’ (vedere la miscellanea per imparare come creare dei mark) D DELETE: cancella dalla posizione corrente fino alla fine della riga #x X-OUT: cancella un carattere sotto al cursore (oppure “#” caratteri) #X X-OUT: cancella un carattere prima del cursore (oppure “#” caratteri)
  YANK
    y<movesrch> esegue uno YANK fino a dove specificato da “move” o “search” Esempi: yw yank di una parola yfg yank fino a quando trova ‘g’ y#move esegue uno YANK fino a dove specificato da “#move” Esempio: y3j esegue lo yank di 3 linee verso il basso oltre alla linea corrente di partenza y/pattern/ esegue uno YANK fino a trovare ‘pattern’ (in avanti) y?pattern? esegue uno YANK fino a trovare ‘pattern’ (in dietro) y'<chr> esegue uno YANK fino al mark ‘chr’ (vedere la miscellanea per imparare come creare dei mark) Y, yy esegue uno YANK di una linea (quella corrente) #Y, #yy esegue uno YANK di “#” linee sottostanti “[char]YANK copia lo YANK in ‘char’
  PASTE
    P PASTE: incolla il contenuto del buffer prima del cursore p PASTE: incolla il contenuto del buffer dopo il cursore “<char>PASTE PASTE: incolla il buffer richiamato (char=a-z), utilizzando uno dei comandi sopraelencati “#PASTE PASTE: incolla il buffer numerato (#=1-9) utilizzando uno dei comandi sopraelencati
  

  RICERCHE
    f char FIND: cerca la successiva occorrenza di ‘char’ sulla linea t char ‘TIL: si sposta fino alla successiva occorrenza di ‘char’ sulla linea F char FIND: cerca la precedente occorrenza di ‘char’ sulla linea T char ‘TIL: si sposta fino alla precedente occorrenza di ‘char’ sulla linea ; ripete l’ultimo f, t, F o T eseguito , capovolge l’ordine dell’ultimo f, t, F o T eseguito % mostra il confronto con (), [] o {} n NEXT: ripete l’ultimo comando / o ? N NEXT: capovolge l’ordine dell’ultimo comando / o ? /string trova ‘string’ cercando in avanti; in aggiunta, /string/ /string/;/str2/ sposterà il cursore sulla prima ‘str2’ dopo ‘string’ ?string trova ‘string’ cercando a ritroso; l’opzione “;” ?string? ha lo stesso funzionamento come sopra /, ? utilizza la stringa usata per la ricerca precedente NOTA : pattern utilizzati per le ricerche con / e ? ^ inizio della linea $ fine della linea . qualsiasi char * qualsiasi num. di chars \< inizio di parola \> fine di parola [str] qualsiasi char in str [^str] chars non in str [x-y] chars compresi tra x e y

 

– Guida all’editor VI –

COMANDI PER IL CONTROLLO DEI FILE

 


 

 

Si tratta di un approfondimento dei comandi dati da DIRECTIVE MODE (“:”). Nota: se in fondo al video compare un prompt “:” e non si riesce a lavorare con vi, può significare che si è entrati nell’editor di linea “ed”. Digitare ‘vi’ al prompt per rientrare in editor “vi” (è possibile invece confermare l’entrata in “ed” digitando ^$). :#,#<command>[!][filenm] formato generale; gli ‘#’ rappresentano comandi di movimento, oppure numeri di linea per indicare le posizioni da/a. Uno dei ‘#’ può essere: +# #sotto -# #sopra . linea corrente $ ultima linea :s/<search>/<replace>/[#gc] SUBSTITUTE: sostituisce <search> con <replace> una volta in una linea, se è specificato ‘g’ allora sostituisce tutto all’interno della linea. ‘c’ serve per la conferma, ‘#’ serve per sostituire in “#” linee. Vedere <SEARCH> e <REPLACE> per maggiori informazioni su questi comandi <SEARCH> <SEARCH> può avere sub-espressioni, \(exp1\)[junk]\(exp2\) definite con una coppia di “\(” e “\(” (fino a 9 espressioni) <REPLACE> <REPLACE> può avere descrittori \# junk \# \# junk delle espressioni, definite da un “\#”, dove ‘#’ è un numero 1 – 9 Esempio: s/\(.*\)=\(.*\)/\2 = \1/ scambia LHS con RHS di un segno ‘uguale a’ in una linea con il formato: [something] = [something] :#1,#2g/<search>/<ex command> questo comando cercherà ogni occorrenza di <search> compresa tra le linee #1 e #2 ed eseguirà il comando <ex command>. L’ “ex command”: s//<replace>/[gc] cercherà <search> (// significa l’ultima ricerca) e lo sostituirà con <replace>. Utilizzare altri comandi come elencato sotto, quali “p” o “d”. #1,#2 c <text><.> CHANGE: cambia le linee da #1 a #2 con <text>; per uscire da questa modalità, digitare un ‘.’ (period) da solo all’inizio di una linea. :#1,#2 co #3 COPY: copia linee nello stesso modo descritto sopra :#1,#2 t #3 comando corrispondente a ‘co’ :#1,#2 d DELETE: cancella le linee da #1 a #2 Esempio: :’a,’bd cancella le linee dal mark ‘a’ fino a ‘b’ :#1,#2 y “<alpha> esegue lo YANK di linee nel buffer con nome <alpha>; se viene utilizzato l’alfabeto maiuscolo, allora yank aggiungerà al buffer :e[!] [filename] esegue l’EDIT del file corrente(“!” indica una forzatura, per editare ‘filename’ se viene specificato); nel caso in cui non sia presente la forzatura, se si vuole editare un nuovo file e quello corrente non è stato salvato, viene rilasciato un avvertimento ed il nuovo edit non viene eseguito (sarà quindi necessario salvare, oppure editare con la forzatura; in quest’ultimo caso vengono persi i cambiamenti fatti nel file corrente) :e# esegue l’EDIT alternativamente di due file (è necessario editare un altro file, e poi usare l'”e#” per editare nuovamente il primo file) :e # esegue l’EDIT del file alternato e riprende all’ultima posizione del cursore :#1,#2 m #3 MOVE: sposta le linee tra #1 e #2 e le posiziona a #3 Esempi: :10,15m25 sposta 5 linee (comprese tra la 10 e la 15) alla linea 25 :1,.m $ sposta alla fine del file le linee comprese tra la linea 1 e quella corrente :#1,#2 p PRINT: stampa le linee indicate (senza fare alcun cambiamento al file) :#1r[!] [filename] READ: legge il file corrente (applicando le opzioni sopra descritte); se sono specificati il “filename” e “#1”, allora inserisce il file alla posizione “#1” (l’inizio del file è la linea 0, e la fine è $) Esempio: :r pippo carica il file ‘pippo’ nella posizione in cui si trova attualmente il cursore :r !UNIX-CMD READ: legge l’output del comando UNIX ‘UNIX-CMD’ come input al file, caricandolo nel buffer :n[filenames][!] NEXT: edita il file successivo nella lista degli argomenti; se viene messa la forzatura ‘!’, non aggiorna il file corrente. Nel caso in cui sia stato specificato un elenco di file da editare, vi edita i file uno alla volta Esempio: :n a.c b.c c.c d.c edita 4 file, cominciando con a.c e successivamente: :n e.c f.c aggiunge i file e.c ed f.c alla lista, andando in editing di e.c Nota: con vi è possibile editare molteplici file già con il comando di lancio dell’editor Esempio: vi *.c :args mostra i file che ‘vi’ stà attualmente editando; dopo il comando “:n” sopra riportato nell’esempio, digitando “:args” comparirà [a.c] b.c c.c d.c dove le parentesi [] includono il file corrente :rew [!] REWIND: ricomincia ad editare i file a partire dal primo file della lista; vedere il comando “:n” :st[op] STOP: blocca il ‘vi’ ed esce alla shell; per rientrare in ‘vi’, digitare “fg” al prompt di UNIX :sh lancia una shell (solitamente una bourne shell); si ritorna nell’editor con ^d :!<command> esegue un comando UNIX, indicato con ‘command’, all’esterno del ‘vi’ Esempio: :1,10 w !lpr invia le prime 10 linee alla stampante senza che sia necessario creare un altro file (cioè utilizza il file senza causarne variazioni) :!! ripete l’ultimo comando ‘:!<command>’ #!!<command> esegue il comando shell indicato con ‘command’ e sostituisce il numero di linee specificato con ‘#’ con l’output del comando; se non viene specificato ‘#’, il default e’ 1. Se il comando UNIX si aspetta uno standard input, allora le linee specificate verranno usate come input Esempio: 10!!sort sorta le 10 linee successive !$lt;lines><command> funziona come il precedente comando ‘#!!<command>’, tranne che per il fatto che ‘lines’ è un indirizzo di linea, o delimitatore, necessario per poter eseguire il comando. Esempio: !Gsort sorta le rimanenti linee del file Il testo compreso tra la posizione corrente del cursore ed il delimitatore ‘lines’ è dato in input a ‘command’ (ad esempio, sort) e viene poi sostituito con l’output del processo ‘command’ lanciato. Delimitatori validi possono essere, ad esempio, ‘)’ o ‘}’ per dare in input a ‘command’ una frase o un paragrafo. Si noti che solo quando viene digitato il delimitatore (che può essere anche un secondo punto esclamativo) il cursore si posiziona sulla linea delle direttive, visualizzando ‘!’ & esegue solamente l’ultima ricerca- sostituzione % corrisponde a “1,$”, cioè: :%s/a/b/ sostituirà la prima occorrenza di ‘a’ con ‘b’ attraverso tutto il file Alcuni simboli speciali includono: & propriamente, la parola chiave ricercata Esempio: :s/tr/&ace sostituisce ‘tr’ con ‘trace’ \U trasforma in lettere maiuscole ciò che lo segue Esempio: :s/case/\U&/ cambia ‘case’ in ‘CASE’ \u trasforma in maiuscolo solamente il primo carattere \L converte in lettere minuscole \l converte in minuscolo solamente il primo carattere ESEMPI DI RICERCHE GLOBALI Con i comandi EX abbiamo già visto come sia possibile effettuare delle ricerche globali, che agiscono sull’intero file editato. :g/bad/d cancella tutte le linee che contengono la stringa ‘bad’ :g/bad/p stampa tutte le linee che contengono la stringa ‘bad’ :g/bad/co $ copia tutte le linee che contengono la stringa ‘bad’ alla fine del file (per invertire il comando, e quindi aggiungerle all’inizio del file, lanciare il comando con ‘1’ invece di ‘$’) :g/hello/ y”A esegue uno YANK di tutte le occorrenze di ‘hello’ nel buffer con nome ‘a’. È importante notare la lettera maiuscola nel nome del buffer; se viene utilizzata la lettera minuscola, dopo aver eseguito il comando nel buffer esisterà solamente l’ultima occorrenza della parola

 

– Guida all’editor VI –

MISCELLANEA

 

. come caso speciale, quando l’ultimo comando si riferisce ad un buffer di testo numerato, il comando ‘.’ incrementa il numero del buffer prima di ripetere il comando Esempio: “1pu.u. ripristina il buffer 1, annulla la modifica, ripristina il buffer 2, annulla la modifica m char MARK: crea un segno, o etichettatura, in questa posizione, e lo chiama ‘char’ ‘ char (quote character) ritorna alla linea con nome ‘char’ ` char (quota character) ritorna al posto con nome ‘char’ ” o “ (quote quote) ritorna al posizionamento del cursore precedente all’ultimo movimento effettuato “[a-z][1-9]DEL esegue DEL, YANK o PASTE di testo “[a-z][1-9]YANK dei buffer dalla ‘a’ alla ‘z’ o “[a-z][1-9]PASTE da ‘1’ a ‘9’ (solo uno alla volta) Esempi: “ad} “5dw, “by3y “2Y, “dp “5P ~ (tilde) converte il carattere corrente in maiuscolo/minuscolo (all’opposto dello stato attuale del carattere) z<RETURN> posiziona la linea corrente in alto sullo schermo z. posiziona la linea corrente alla metà dello schermo z- posiziona la linea corrente in basso sullo schermo >movement shifta a destra fino a dove viene specificato dal comando “movement” <movement shifta a sinistra fino a dove viene specificato dal comando “movement” !<movesrch><UNIX> esegue un comando UNIX sulle linee fino a quando viene specificato da “movesrch” (questo è diverso da ‘:!’, in cui l’output del comando sostituisce l’input; in “movesrch” l’input è composto da tutte le linee) Esempio: !Gsort sorta le linee di un file dalla posizione corrente fino alla fine del file

 

– Guida all’editor VI –

OPZIONI

 


 

 

Le opzioni influenziano l’ambiente dell’editor VI con lo scopo di adattarlo alle esigenze dell’utente. L’editor ‘vi’ ha 3 tipi di opzioni: a valori numerici, a valori stringa e a valori booleani (vero, falso).

  • Si attribuisce un valore alle opzioni numeriche o a valori stringa con un comando del tipo: :set opzione=valore
  • Si attribuisce il valore “vero” alle opzioni booleane (cioè le si attiva) con un comando del tipo: :set opzione
  • Si attribuisce un valore “falso” alle opzioni booleane (cioè le si disattiva) con un comando del tipo: :set noopzione
  • Per avere una lista di tutte le opzioni: :set all
  • Per avere una lista di tutte le opzioni modificate: :set
  • Per avere il valore di una opzione di tipo numerico o stringa: :set opzione
  Oltre all'utilizzo del comando 'set', che permette quindi di
  settare le opzioni all'interno dell'editor stesso, è anche 
  possibile farlo prima di entrarvi, definendo la variabile di 
  ambiente EXINIT oppure utilizzando il file .exrc (posizionato 
  nella home directory dell'utente, contiene tutte le opzioni da 
  questo personalizzate). 
  Sia la variabile EXINIT che il file .exrc possono quindi contenere
  i valori personalizzati delle opzioni vi.
  Con questi due altri metodi le personalizzazioni vengono mantenute 
  quando si esce dall'editor, mentre con il comando ":set" le opzioni 
  valgono solamente all'interno di quella sessione di editor.

  Di seguito riportiamo alcune delle numerose opzioni che possono 
  essere settate all'interno del 'vi' (i valori di default sono 
  riportati tra () ):
  OPZIONE         VALORE         DESCRIZIONE

  autoindent      ai|(noai)	 Indentazione automatica del testo
  autowrite       aw|(noaw)      Scrive automaticamente il buffer di 
				 editing nel file (nel caso in cui 
				 risulti modificato dopo l'ultima
				 scrittura) prima dei comandi come 
				 ':n' o prima dell'esecuzione di
				 sub-comandi con '!'
  ignorecase      ic|(noic)      In fase di ricerca, tratta le 
				 lettere maiuscole come minuscole
  list		  list|(nolist)  Visualizza i TAB con '^L' e newline 
				 con '$'
  number          nu|(nonu)      Prefissa le linee col numero di 
				 linea
  shiftwidth      sw=8           Shifta la distanza per il TAB stop 
				 utilizzato da "autoindent", per i 
				 comandi shift (> e <) e per i 
				 comandi di input di testo (^D e ^T)
  showmatch	  sm|(nosm)	 Evidenzia ) e } corrispondenti a 
				 ( e { digitato
  showmode	  smd|(nosmd)    Mostra la modalità di inserimento 
			 	 corrente nella linea dei messaggi 
				 Ad esempio, con il comando 'a' 
				 viene visualizzato 'APPEND MODE'
  tabstop	  ts=8		 Spazi corrispondenti ad un TAB (è 
				 consigliabile farlo coincidere con 
				 l'opzione shiftwidth)
  wrapmargin	  wm=0		 'vi' inserisce automaticamente un 
				 newline quando trova naturale 
				 spezzare il testo all'interno di 
				 spazi dichiarati come 'wm' 
				 (opzione utile per l'editing di 
				 testo); se wm=0, va a capo dopo 
				 80-N chars

  La sintassi per settare un'opzione è la seguente:

     :set <opt>

  Esempio:
     :set number
	inserisce il numero davanti a ciascuna linea del file.

  Con il comando:

     :set no<opt>

  si toglie l'opzione.

 

– Guida all’editor VI –

MACRO

 

 

Se viene settato correttamente, ‘vi’ può eseguire una serie di comandi con poche parole chiave. Questo può essere raggiunto in due modi:

  1. Il corpo della macro può essere messo in un registro, ad esempio ‘a’, e poi è possibile eseguire la macro creata. Esempio: digitare la seguente macro come testo su una linea nuova in ‘vi’, utilizzando un INSERT MODE: ameow^V^[ (il tasto ESC deve essere digitato dopo un ^V, che evita per una sola volta che questo tasto faccia uscire da INSERT MODE). Ora, con il cursore posizionato su ‘a’, eseguire uno yank del testo in un buffer, digitando: “aY$ oppure “ayy$ che corrisponde al comando di memorizzazione nel buffer dalla linea corrente fino alla fine. Successivamente, da COMMAND MODE sarà sufficiente digitare il comando: @a (dove ‘a’, nell’esempio sopra riportato, è il nome del buffer utilizzato) per eseguire la macro contenuta nel buffer ‘a’; in questo modo viene eseguito un append della parola ‘meow’ al testo ove si è posizionati.
  2. È possibile definire una macro utilizzando il comando ‘map’, per richiedere a ‘vi’ di considerare un certo tasto (carattere o tasto funzione) come una sequenza di tasti. L’operazione di map risulta essere tipicamente come segue: :map carattere sequenza Si noti che se la “sequenza” comprende un newline, questo deve essere prefissato da ^V. Esempio: :map[!] lhs rhs<CR> dove:
    • ‘lhs’: deve essere una parola chiave, può essere un carattere oppure una function key. Esempi: caratteri : a, b, c, A, B, ^, > control keys : ^A, ^B (digitare ^V per l’escape prima di digitare ^A, ecc.) function keys : sono disponibili #[0-9] (corrispondono alle key F0, F1, ecc. su tutte le tastiere)
    • ‘rhs’: deve essere una sequenza di caratteri non più lunga di 100 caratteri. Esempio: I/*^[$a*/^[^M inserisce un ‘/*’ all’inizio della linea ed un ‘*/’ alla fine della stessa (trasforma un qualsiasi codice C in un commento).
    • ‘!’: questa opzione rende attiva la key in INSERT MODE.

    Esempi: :map q :wq^VRETURN se da COMMAND MODE si richiede ‘q’, avremo l’aggiornamento ed il rilascio di ‘vi’; poichè ‘map’ è una direttiva, va chiusa da un RETURN in aggiunta a quello eventuale specificato in “sequenza” :map p asono io ^VESC se da COMMAND MODE si richiede ‘p’, avremo l’inserimento delle parole “sono io” :map V k/\/\*/ questo comando definirà “V” in maniera che ricerchi ‘/*’ e ‘*/’ e li cancelli (tolga i commenti da una linea di sorgente scritto in linguaggio C) :map #2 :!budvisor^M questo comando, che verrà scritto nel file ‘.exrc’, permette di richiamare il programma “budvisor” premendo la key F2

  Le macro vengono dimosse con la direttiva "unmap".
  Esempio:
     :unmap lhs

  Per avere un elenco di tutte le macro definite per il COMMAND MODE, 
  digitare:
     :map

  Per avere un elenco di tutte le macro definite per l'INSERT MODE, 
  digitare:
     :map!

 

– Guida all’editor VI –

ABBREVIAZIONI

 


 

 

Le abbreviazioni valgono per l’INPUT MODE e sono una generalizzazione delle macro; permettono di digitare una i breve parola ottenendone l’espansione (alla pressione della barra spaziatrice) in una sequenza qualsiasi di caratteri. Per tale scopo esiste la direttiva ‘ab’. Esempio: :ab US UNIVERSITA` DEGLI STUDI La direttiva ‘unab’ rimuove le abbreviazioni. Esempio: :unab US

 

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INIZIALIZZAZIONE DI VI

 

Come già accennato, le opzioni, le macro e le abbreviazioni possono essere attivate non solo dall’interno dell’editor, ma anche da shell; questo avviene assegnando alla variabile EXINIT la sequenza di comandi necessari per la attivazione, separati unicamente dal simbolo di pipe (‘|’). In tal caso non si dimentichi di esportare la variabile EXINIT. Esempio: EXINIT=’set ai nu | ab US UNIVERSITA` DEGLI STUDI’ export EXINIT Volendo automatizzare questa assegnazione, in modo che l’utente non sia costretto a digitarlo ogni volta che accede al sistema, va inserito nel file di inizializzazione per l’utente (.profile per sh, .login/.cshrc per csh e tcsh).

 

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ULTERIORI ESEMPI E SUGGERIMENTI

 

Qui di seguito troverete elencati alcuni tra i molti suggerimenti possibili per risolvere problemi frequenti:

  • Per cancellare una parola: dw
  • Per cancellare più parole: d#w (dove ‘#’ è il numero delle parole da cancellare)
  • Per cancellare dalla posizione corrente fino a ‘parola’: d/parola
  • Per cancellare 5 linee e metterle in un buffer ‘a’: “a5dd
  • Per cancellare la frase corrente fino al punto di posizionamento del cursore: d(
  • Per cancellare la parte restante di un paragrafo dove si è posizionati: d}
  • Per cambiare una parola: cw
  • Per invertire l’ordine dei caratteri: xp
  • Per trasformare una parola inglese in plurale (aggiunta della ‘s’ finale): eas
  • Per cancellare fino all’inizio di una linea: d0
  • Per memorizzare 3 parole nel buffer ‘x’: “xy3w
  • Per memorizzare nel buffer ‘s’ 5 linee, a partire dalla corrente, e stamparle sopra di essa: “s5YP
  • Per ricercare e visualizzare tutte le linee che contengono la stringa ‘pattern’: :g/pattern/p
  • Per ricercare e visualizzare attraverso il contenuto dei buffer numerati: “1pu.u.u (‘u’ e ‘.’ alternativamente)
  • Per sostituire completamente ‘str’ con ‘replace’: :g/str/s//replace/[g]
  • Per sostituire una parola (‘old’) con un’altra (‘new’) in tutto il file: :%s/old/new/g mentre per avere un prompt di conferma ad ogni sostituzione: :%s/old/new/gc
  • Utilizzo di ‘word erase’ o ‘line erase’ in fase di inserimento per sostituire quello che si è appena scritto. Esempi: hello tim^W riposiziona il cursore sulla ‘t’ di “tim” hello tim^U riposiziona il cursore all’inizio della linea Poichè queste key possono essere redefinite, controllare il loro stato attraverso il comando Unix: stty -a controllando ‘werase’ e ‘kill’
  • Per copiare un gruppo di linee da un file all’altro:
    1. salvare il file corrente utilizzando ‘:w’
    2. editare il file contenente i dati richiesti, utilizzando ‘:e <filename>’
    3. eseguire ora un yank delle linee desiderate in un buffer; ad esempio, ‘”a3Y’ eseguirà uno yank di 3 linee nel buffer ‘a’
    4. editare il file originale utilizzando ‘:e! <filename>’
    5. posizionare il cursore nel posto desiderato; utilizzando il comando ‘”ap’ o ‘”aP’ il testo contenuto nel buffer ‘a’ verrà copiato
  • Per ritornare alla posizione del file precedentemente editato, utilizzare: CTRL^ (tenere premuto il tasto ‘control’ mentre si preme il tasto ‘^’) questo è un modo abbreviato per sostituire il comando ‘:e #’
  • Per commentare linee in linguaggio C (/*…*/) è possibile definire delle map sui caratteri come ‘v’ e ‘V’ nella seguente maniera: map v I/*^[$a*/^[^M map V /\/\*/^MNxx/\*\//^Mxx“ il carattere ‘v’ commenterà una singola linea, mettendo ‘/*’ e ‘*/’ rispettivamente all’inizio e alla fine della linea, mentre ‘V’ rimuoverà questi da una linea o da un paragrafo commentati (è necessario essere all’inizio oppure all’interno dei commenti)
  • Per stampare un certo range di linee direttamente sulla stampante, senza doverle salvare attraverso un file: :#1,#2 w !lpr invierà le linee da #1 a #2 alla stampante di default
  • Le linee cancellate possono essere recuperate passando attraverso i buffer numerati; tali buffer, numerati da 1 a 9, contengono le ultime 9 cancellazioni effettuate. Per passare attraverso i buffer:
    1. digitare: “1p visualizzerà il buffer #1
    2. digitare: u eliminerà la copia dei dati
    3. digitare: . eseguirà l’ultimo comando ‘”1p’ ma solo in questo unico caso aggiunge 1 ed esegue il comando ‘.’, che corrisponde a ‘”2p’; all’esecuzione successiva, ‘.’ corrisponde a ‘”3p’
    4. quando si trova il buffer corretto è sufficiente tenere il ripristino effettuato.
  • Per marcare una parte di testo, si utilizza ‘m’ seguito da una lettera. Esempio: m a all’inizio del testo da marcare m b alla fine del testo da marcare È possibile copiare successivamente tale parte nel punto del testo ove è posizionato il cursore: :’a,’b co . oppure è possibile spostarla: :’a,’b mo . o ancora cancellarla: :’a,’b del .
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