La conseguenza di un computer pieno di polvere è l’intrusione delle aperture d’aria che, se vengono soffocate, impediscono un’adeguato raffreddamento delle ventole e provocano lo spegnimento automatico del computer.
Quando un pc si spegne da solo, molto spesso non dipende da errori di Windows ma dai sensori che rilevano una temperatura troppo alta e, per evitare che fonda qualche componente, spengono tutto.
La polvere che intasa l’interno del computer e che provoca malfunzionamenti e riscaldamento va quindi pulita ogni tanto cosi da lasciare spazio libero all’aria. Per sapere se il proprio pc è sporco, basta affacciarsi a guardare il lato posteriore, dove ci sono tutte le prese e verificare quanta polvere è accumulata dove soffia la ventola. Aprendo il case del computer, svitando quindi le vitarelle, si potrebbe notare, se il pc non è nuovo e se non lo si è mai pulito, che la ventola vicino il dissipatore è piena di polvere e sporcizia. Il dissipatore è sotto ogni ventola ed è il componente elettronico che serve a disperdere calore. Se c’è troppa polvere, esso non riesce a dissipare il calore e la ventola gira inutilmente. Inoltre si noterà tanta polvere dove i fili si aggrovigliano tra loro che non ha effetti collaterali ma è brutta da vedere.
Per evitare che si accumuli troppa polvere, teoricamente, si dovrebbe tenere il computer in posizione sollevata, non quindi a terra. In teoria, più in alto sta meglio è e meno fonti di polvere ci sono vicino (tappeti) meno si sporca. Una superficie di legno è il peggior posto in cui tenere il computer perchè la polvere sul legno non attacca e finisce tutta dentro il case. Comunque sia, inutile stare a cercare modi di tenere il pc pulito, basta semplicemente pulirlo ogni 6 mesi o un anno.
Per pulire dentro il computer è necessario che il pc sia spento (mai dare nulla per scontato) e scollegato dalla presa elettrica. Dopo averlo appoggiato su un tavolo, aprire il case ed osservare i punti polverosi. L’istinto porterà immediatamente a soffiare via la polvere con la bocca. Anche se questo è il metodo più comune, per me non va bene: intanto bisogna coprirsi gli occhi e poi perchè la polvere, soffiandola, si disperde ma rimane li.
Questo discorso vale anche per la bomboletta d’aria compressa o il compressore che è un soffio più potente e che generalemente si usa per pulire la tastiera (se cade farina per terra usate l’aspirapolvere o il compressore?).
La cosa migliore è usare un asprirapolvere qualsiasi, che aspira lo sporco e lo elimina dalla zona senza possibilità che possa tornare. Dove è possibile è ancora meglio pulire manualmente le parti impolverate usando un comune pennello pulito con setole naturali (niente cotton fioc). Quando si utilizza un aspirapolvere all’interno di un PC bisogna stare attenti ad usare la potenza minima e a non mettere l’aspiratore troppo vicino ai fili ed ai circuiti. Ideale sarebbe usare un beccuccio per aspirare nei punti più nascosti come l’interno della ventola. Bloccare la ventola usando una penna per evitare che si metta a girare a causa dell’aspirapolvere.
Personalmente sconsiglio di andare a pulire i componenti più delicati del computer come le schede di circuiti e la scheda madre perchè, oltre ad essere fragili, difficilmente ci sarà sporcizia rilevante da quelle parti.
Ritengo anche che non sia necessario staccare il processore per pulire sotto, come ho visto in altre guide per esperti. Sconsiglio anche di essere troppo pignoli e maniaci della pulizia, l’importante è che la polvere non sia troppo accumulata poi, se pure ci fosse sporco qui e lì, lo si può pulire se raggiungibile ma senza mai rischiare di rompere qualcosa.
Pulire il computer dentro è una delle operazoni di manutenzione più importanti che aiuta a prolungare la sua durata nel tempo ed a manternerlo operativo, alla velocità massima, consumando meno energia elettrica (perchè le temperature si abbassano e le ventole girano meno).
Procedi con il successivo articolo per la pulizia del PC dal software che rallenta il PC